venerdì 23 novembre 2007

I love the Ice, because I'm the disgracier.

“Più ti avvicini alla morte e più senti di essere vivo” diceva qualcuno in "La morte Sospesa..."
A confine tra l'Enigmista e Duri a morire.
Ma è così.


Se sei di buon umore, non ti preoccupare, ti passa.
Hai tendenze suicide? Non avere fretta che tanto arriva già da sola.
Le cose, se abbandonate a se stesse tendono ad andare dalla padella alla brace...perchè?
Perchè tanta voglia?
Forse che a tutti capita? No, solo alcuni sono così perversi da essere masochisti per un punto e poi tornare indietro. Poi rigoderne ancora, osare e ritornare indietro. Poi il coraggio a due mani e lanciarsi giù per quello che va fatto.
Chiamalo istinto naturale o istinto suicida, figlio di problemi di oppressione o desiderio di libertà, sfida con sè stessi o sfida verso la società, assaporare la vita o pregustare la morte...fatto sta che questo weekend non ci sono all'appuntamento. Devo saltarlo e un pò mi dispiace.
Perchè ha l'odore della festa che conosco, della domenica che spero e sogno.
Ora sono qui, faccio un pò di calcoli, rivedo un pò di discorsi delle persone importanti. Mi piace, mi impegna, mi rende vivo come una partita ad Apocalipse now sparata durante un luglio a Milano in solitaria con sotto lo stero e mezza cassa di birre nel frigo sulla destra. Una stappata e il kebab sulla sinistra. O quando incidiamo un album o un pezzo, che per giorni e giorni senti solo i suoni e osservi il programma, le strisciate, le onde i moduli, poi reincidi...così fino a che il non è perfetto, non ti convince. E passano settimane senza che hai mangiato, bevuto o scopato. Con la testa in un pianeta a parte.
Mi assorbe come le giornate che fai davanti al PC perchè stai facendo una cosa che ti piace, che è impalpabile e non esiste. E poi ti ritrovi spiazzato davanti al reale immenso, arrivano queste emozioni forti, questi odori, respiri, immagini che sconvolgono le interiora. E dai una botte allo stomaco e una alle cervella.
Cos'è questa bellezza che vedo? Dove lo vedo tutto questo bello? Forse perchè è qualcosa che non mi dà uno schermo? O forse è solo che così mi muovo e non resto fermo? Cioè voglio dire, non che mi senta schiavo della realtà in cui vivo.
Mi piace Milano, mi piace il mio lavoro e se volessi vivere in un paese sperduto sotto il K2, lo farei senza troppo problemi, apparte imparare il Pakistano...
Ma è un impulso...un desiderio...un contrasto che appaga forse la mia personalità contrastata. Che è bianca e nera. Con pochi grigi. Forse nessun grigio. E su questa parete del mio ufficio, davanti a me ora penso che metto una corda fissa così impressiono il capo e mi dà un aumento o un award. O forse, almeno una volta, offre lui il caffé.



Cmq sia, questo weekend siamo a Parigi.
Niente montagna...Il selvaggio elemento che è tanto mio quanto più io sono suo.
Ma le immagini e le idee restano.
In attesa, in stand by fino a domenica prossima.
Però dovevo scrivere, rivedere questo blog, vedere le foto, ripercorrere l'evoluzione che mi accompagna, forse cercare di riempire una necessità con un nodo al fazzollo che dice che sì, ci sono. Sono pronto, ci sono e sogno la montagna. Impresa, impresina o impresona, come scopare, è sempre un piacere.

Ema, CDA2007.

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