venerdì 3 agosto 2007

Festa SEM - SILVIO SAGLIO. Happy Birthday !!!


Festa SEM 2007: presente e futuro.
Da "Annotazioni di giovani alpinisti".

Tempo di vacanze, baci bacini bacetti. Saluti, salutini, aperitivi. Noi alpinisti ed alpini abbiamo trovato pretesti peggiori. Ed eccoci, conciati alla solita maniera alla festa della SEM. Tutti noi giovani adepti già piegati in due, coi bicchieri in mano, per la serie barcollo ma non mollo. Rinfoltiamo le file, cerchiamo di darci un tono e di serrare le aitanti schiere.
Con una mano il salame (dopo il dolce), nell'altra il vino (dopo la grappa), in pasto ai parassiti volanti che cadono a frotte stile Nazgul, sotto le luci tenui e l'aria vaporosa da polvere sottile che ricordano il tracotante carattere impositivo della Milano dabbene e dabberee di due tiri di corda più avanti, unti di vape, gas e benzina,allegri e abbastanza beoni. Siamo posseduti da uno sentimento comune che ci porta in breve tempo alla trance. Un misto tra lo spirito di Vertical Limit e Trainspotting. In sottofondo una musica. Potrebbe essere qualunque cosa. E in effetti è una cosa qualunque. In bocca, oltre al cibo che ci strasoffoca e che tampona il tasso etilico, sempre lei. La montagna, ovviamente.
Discorsi, racconti. Qualcuno le spara grosse. Qualcuno le spara serie. Qualcuno spara tutto in serie. Come direbbe Ford, tutto rigorosamente a nastro. Per il vero alpinista sembra di essere alla borsa di Tokio il lunedì mattina. Informazioni, difficoltà, percorsi, mete, idee. Tutto accompagnato da vino della casa e lattine targate 6 uno scrauso vengo dal Litl.. Quello che a una prima occhiata potrebbe sembrare un raduno di commenda avvinazzati in preda alla scimmia del sabato sera si rivela essere la più alta forma di istruzione formativa verticale. Aspiranti alpinisti, aspiranti istruttori, aspiranti guide alpine, aspiranti apripista sherpa colletti bianchi all'avventura su qualsiasi grado faccia dire un "O" a tutti. 6+, 7°, 9b. Punti lanciati così come se si parlasse di punti fragola. Aspiranti e annaspanti tutto. Mille idee, considerazioni, valutazioni. Prossime imprese con un occhio di ammirazione al passato. Vogliamo scrivere anche noi un po' di futuro, un po' di presente. Ma il passato! Che uomini, che eroi. Dopo gli X- men e gli exogini per me vengono Cassin ( al pari di un Superman- DalaiLama con tanto di potere di Greiscul nel porta magnesite ), Bonatti impareggiabile Incredibile Hulk della bassa e Corona tra la leggenda metropolitana d'avanguardia con un gusto per il retrò e la storiografia.
Ma si passa al festeggiato. Noi giovani ci interroghiamo su Silvio Saglio. Qualcuno ne sa. Qualcuno no.
Qualcuno dice di averlo visto alla presentazione del corso di roccia. Qualcuno dice che è passato a miglior vita tempo fa. Tutti dicono che sicuramente era un alpinista. Un buon alpinista.
Storia, Mito, cronaca, anedotti e leggende metropolitane.
I giovani si consultano, per non far figuracce. Qualcuno ha letto nella casella della posta qualcosa e fa il sofisticato portando a sostegno delle proprie tesi, passi che sembrano tirati fuori dalla Sacra Bibbia. Il Messia è tra noi. Ammutoliamo. Un po' di luce. Ma vuoi il vino, vuoi i "Ueeelà chi si rivede", vuoi i tafani che ci perseguitano, la concentrazione perde il ritmo della verve del momento. Ed eccolo lì, l'interruttore. Gente nuova che avanza. Nuove conoscenze, simpatie dubbie. Personaggi dell'anfiteatro SEM, dove se non sono pazzi non ti tesseriamo per il 2007. Sbavi? Hai possibilità. Bava alla bocca, vomito, rabbia. Hai possibilità. E in un attimo siamo al completo. Estranei, con una pazzia in comune: la montagna. nelle sue svariate fattezze. Estranei ma con un sogno. Estranei ma sempre SEM.
La fortuna dei meteorologi è che resta il discorso preferito tra estranei.
E a ben vedere.
E.- Napoli...E' come se mi dicessi che parti sulla luna...Io ho deciso che sotto il parallelo di Trezzano non vado.
S.- ke stupidoJ
E.- Se qua fa così caldo...non oso immaginare a Trezzano…cosa per cui sotto Trezzano non vado...a meno che non mi si garantisca (dati statistici alla mano) che la temperatura annuale nelle ore più calde della giornata non superi i 25 gradi. Thò, i 28 ( percepiti).
Ma 45 gradi ...è Africa.
E Milano già 42...
S.- Appunto grado in più grado in meno.
E.- Veramente benvenuti a Bonola, città capitale Milano, Burundi, Repubblica delle scimmie. Ormai la polenta taragna si mangia con la frutta secca..:
brasato di koala...zuppa valtellinese, cus cus e rabarbaro.
La grappa…imbevibile! Presto fatto vodka, poteen, sambuca, il mondo è pieno di beni sostituti. Ma la vinaccia persa così, nelle estati subtropicali del chaos di questo medioevo.
S.- Ma quante ne spari. certo ke la fantasia nn ti manca
E.- Scusi signora non possiamo fare i spaghetti alle vongole ma abbiamo piragna di qualità.
Abbiamo finito anche la costata di vitello ...
La fiorentina …non è una buona annata.
L'abbacchio con le patate…nonleabbiaaaaamo le patate ma abbiamo degli ottimi tuberi Papua in agrodolce.
Abbiamo una testa di pitone saltata e soffritto di zebra allo zenzero fresco. Menù fisso 4.000 rupie. Al Brioschi?
Ma è la Turchia che entra in Europa? Ritorno alla Pangea? Bè di sicuro è Pangea climatica !
Per l'attacco alle Grigne dovrò offrire un paio di bionde (e non stiamo parlando di doppie malto) così da permutare i ramponi Grivel per un paio di cammelli, Mandello- Resinelli in stile Cassin-Bonatti-K2- Karakorum Sherpa Stile alpino? No Marco Polo- Capitano Nemo e i tre magi compagnia dei Tuareg Nella Terra del Fuoco, viaggiando tra le dune, davanti al lago di sale, ombrelloni a perdita d'occhio. Fabbriche di pareo a Mazzo di Rho. Megastore dell' infradito a Olginate Brembo. I team di coccobello che si dipanano da Trecate a alla Val Sassa, da Bareggio alla Valle del Vajon. Il Mar Rosso a 30 kilometri da Milano. Che non è male se da manager ti sei sparato Daiquiri e limone sulle rive del Gange in crociera maledicendo in ordine cronologico tutti i santi dal 1 gennaio al 31 dicembre per fare lo sciolto con la bimba che ora ti sei fatto moglie. Ma hai ascoltato bene il tuo consulente finanziario e ti sei comprato un monolocale a Oggiono che ora vale 5 volte tanto grazie allo scioglimento dei ghiacci e nevi perenni.
E io invece sono lì che vago solitario. Ho bel pareo e un paio di infradito non male. Il Disgrazia è diventato un livello impossibile (un ABO ++/ ABO sta per ABOMINEVOLE), il COMBIN lo fai solo con l'elicottero o guardandolo da Google Earth, per i più temerari il Massiccio del Rosa dove l'unico pericolo oggettivo sono le pioggie monsoniche di metà estate e l'invasione delle cavallette in autunno. Il pericolo soggettivo è il picanto no picanto, da non osare (come consigliato dal rifugista pakistano) la sera dell'avvicinamento, preludio alla salita del giorno dopo. Sì, perché al Gnifetti ora fanno i kebab. Nessuno se non i vecchi ricorderanno quel bellissimo animale che regala oggi, alle nostre stanche fauci il dolce fragoroso incanto della moccetta; nessuno ricorderà quegli arzilli dolci e teneri animaletti da tirare giù a picconate in falesia e da sbatacchiare in pentola a sera con polenta taragna e fonduta. Dovremmo fare i conti con temperature subtropiche, i doner in francinsing che tappezzano i 4000, ghiacciai che ricorderanno la Cermenati ad Aprile, le linci del deserto che si pappano indisturbate i nostri camosci, la fine delle marmotte e la venuta delle cavallette.
Noi SEM sezione CDA resteremo come gli ultimi tra i Mohicani risucchiati dai deserti, dai kebab e dalle palme da dattero. Ma felici moriremmo sopra i 3000 metri o a latitudini di tutto riguardo. E' infatti l'unico e solo luogo dove l'istinto trascinerà le nostre scrostate carcasse. Altro che Torre di Babele…qui siamo in una montagna di merda.
E mentre la montagna si squaglia e ci risucchia in una maialata di olezzi e deturpazioni io mi arrocco sui miei pensieri. Su questa stalattite di cemento stasera guardo la città e sento rumori che diventano suoni. Voci che diventano note. Respiri che diventano tamburi. Spilli che diventano incudini. Ritmi. Ma qualcosa mi dice che se questa non è più la mia città, non mi sorprende. Mi ispira anche, il cambiamento, il dinamismo. Sono figlio della legge Biagi, del lavoro precario, delle veline, di Kurt Cobain e Britney Spears, dei rave in periferia, e degli happy hour in pieno centro, della previdenza sociale ballerina ma col portafoglio facile, del turismo last minute e dell'interrail folkabbestia, dell'università mordi-e-fuggi e del lavoro prendi-i soldi-e-scappa, dell'era post-punk dell'atomica, delle patatine san carlo e di Greenpeace, dell'i-tune e dello di u-tube, braccia rubate all'agricoltura in cambio di un lavoro interinale, che parla italiano ittita semi-geroglifico dell'sms diventato mms, diventato blackberry diventato 3 in 1 paghi tre prendi due. Ogni anno ce n'è una. Ogni giorno ce ne sono tante. Ma è così. La mortalità dell'uomo. Estremizzata nella fatalità/ futilità della modernità. Ma c'è un momento che mi riconcilio con Tutto.
Il luogo Dove respiro (come molti di voi) l'immortalità ha un nome. E' un tempio che si è sempre reso inviolato ed inviolabile.
E i fenomeni d'alta quota che vivo (scioglimento dei ghiacci, vie che gli istruttori della Sem hanno fatto su ghiaccio ora si fanno su misto, altre splendide vie oggi sono sfasciumi e altri fenomeni legati al meteo, mostri legati all'uomo) sono imbarazzanti. Per me. La patata scotta ed è passata in mano mia. Solo che ora è proprio bella bollente. Noi intanto ci muoviamo nel Chaos, Kyoto, Energia e Petrolio. Qualche colpo di coda al TG ma tanto anche loro non vengono da noi al Sella e dedicano qualche videomesseggio sonoro a qualche animale albino o all'ultimo figlio sbandato di qualche gossipara da copertina. Mentre il popolo dall'altra parte del globo muore. E il pianeta muore. La mia montagna trema e io con essa.
Ma per Ischia sarà anche questa una buona stagione.
Nessuna mossa da Dante's Peak? Ci credete?
Non ci vedeva poi così male il signor Kubrick. Ora è tempo di chiudere e di riflettere.
Va bene dai ci si ribecca alla prossima discesa delle scimmie dall'astronave...Odissea nello spazio..
Non siamo così lontani...le scimmie ci sono.
E siamo anche un po' stupide.

Ema,

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