martedì 16 ottobre 2007

13- 14 Ottobre 2007 / Giro delle Grigne- Traversata Alta notturna.


La febbre del sabato sera.

Due pazzi scatenati.
Partiamo alle ore 19 dal Cainallo. Tutti scendono. Noi partiamo.
Il tempo fa schifo.
Camminiamo con riflessioni post-industriali. Come và di qui, come va di là; se non ci fosse la montagna saremmo persi in uno dei mille cunicoli delle nostre vie, ma la montagna unisce anche oggi, anche stanotte.
Intanto, ridendo e scherzando arriviamo a frontali spianate al rifugio Bietti.
Entriamo. Ordiniamo un caffè e una birra.
Firmo il libro del rifugio...mai che trovi uno che conosco dei miei.
Bè, spero qualcuno veda il mio nome e che io sia il primo, ma non l'unico.
Ci informiamo sul percorso della traversata alta in notturna.
Vediamo facce un pò allarmate.
Provano tra di loro a rassicurarsi...
Bè, alla fine c'è la luna.
No, non c'è.
Bè, alla fine il percorso lo conoscete.
No, è la prima volta.
Bè, però dai, c'è visibilità.
No, c'è la nebbia.
Ci convincono a non proseguire, ma noi non demordiamo.
Continua che ti continua convincono a non fare la traversata alta in notturna.
Io non dormo da una settimana e dico, ok, ma almeno arriviamo al Brioschi.
Ci incamminiamo alle 9.20 di sera.
Caminetto? Caminetto.
Ci incamminiamo...a un tratto una frana. Mmm.
Proseguiamo quando la torcia di Janez si spegne. Pile nuove...Mmm.
Allora resta solo la mia, siamo di notte, con una torcia andata e una a mezze pile scariche...Mmm.
Va bene, continuiamo. Io un pò sono preoccupato. Non capisco un cazzo. Ci perdiamo un paio di volte e quotazione zero a una idea di tornare indietro. Mi tornano continuamente le parole...LA DISCESA E' IL MOMENTO PIù CRITICO DI UNA QUALSIASI SPEDIZIONE. No, è proprio una idea del cazzo. Senza luce, verso il basso, mmm. No. O fermi o verso l'alto.
Ma ormai al Brioschi hanno già avvisato che stiamo salendo e siamo in iperritardo. Ore 22 e alle 23 siamo ancora girovagando.
A un tratto non troviamo l'attacco al caminetto.
No, di là c'è il dirupo.
No, di là uno strapiombo.
Rocce che cadono. La mia unica torcia flebile.
Abbiamo il piano B. Se si spegne tutto, andiamo con le luci dei telefonini.
Il cel di Janez non si accende più. Ok, ho il navigatore satellitare...ma anche quello non l'ho proprio messo in carica.
Pernottiamo tra le rocce...non ho il sacco a pelo.
Bè ragazzi, arrampichiamo. Sentiamo passi veloci di camosci pensiamo.
forse di là. Ci perdiamo, ritroviamo, poi la strada è chiara. Inizia a essere lunga, ma è chiara.
Tutto é nero. Zero luna, ma le nuvole sono sotto di noi.
Arriviamo al rifugio alle 23 e qualcosa.
Stiamo fuori, mangiamo e ci sentono. Ci salutano. Ci fanno pernottare all'interno.
Freddo cane. Gelo. Alla quarta coperta riposo dopo un pò di mirto.

SUNDAY BLOODY SUNDAY.
Dolce risveglio con sorpresa! incontriamo zio Orange!! Danilo del rifugio Deffeyes !!
Saluti, caldo ritrovo, è bello stare insieme con nostro vecchio capo.
Colazione insieme poi ci salutiamo. Traversata alta.
Arriviamo all'attacco ma troppa nebbia.
Non conosciamo il percorso e tutte le rocce cadono. Troppa nebbia, cambiamo percorso.
Non si vede niente. E poi se facciamo la traversata alta, almeno vediamo bene il cavolo di paesaggio !!
Ma va, dice Janez, continuiamo.
Ma no , dico io, cambiamo.
Partiamo per la traversata bassa.
Bella traversatona tra i boschi, nulla di impegnativo ma pezzi carini tra gli schioppi dei cacciatori. Meno male che ho il casco, a qualcosa serviva !! Stavo pensado di aver fatto lo zaino a cazzo stavolta.
Arriviamo ai Resinelli con capitolazione di Casoncelli ai funghi e polenta taragna concia. Vinello per brindare a questa allegra tragi- comica scampagnatona.
Ma la traversata non rimane vergine così...

Cmq, una domenica all'insegna del trekking...spinto in versione alpinista.
Se non altro per la corda da 80 metri che ci siamo portati in groppa per 2 giorni tra le Grigne.
Utilità: lo zero.

Nota:
curare di più la preparazione
dello zaino.

Ema, CDA 2007

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